Festival dello Sport, Chimenti e Montali: “La Ryder Cup cambierà il golf in Italia”


Il presidente della Federgolf e il direttore della competizione dal 2023 alla Roma al Festival dello Sport: “Abbiamo vinto ache grazie a un progetto a lunga scadenza per tutto il Paese”. E Rocca: “Gli americani capiranno che non esistono solo pappagallo…”

La magia della Ryder Cup, una delle competizioni per uno sport unico. La magia di Roma, che vi ospiterà il prossimo anno. È un matrimonio unico destinato a cambiare per sempre il golf italiano. La scommessa, vinta come tante altre, del presidente della Federgolf Franco Chimenti, che al Festival dello Sport ha assistito Gian Paolo Montali, direttore generale della Ryder italiana, e Costantino Rocca, ha raccontato il progetto.

Rider

“Non ci credeva nessuno in questo progetto – Ricorda il Presidente Chimenti -. Abbiamo vinto lo dobbiamo alla Roma”. Il fascino della capitale fa parte del motivo per cui il figlio del Presidente Chimenti è diventato realtà. “Il Ryder è un sogno, ma se lo fai so solo se è sveglio – spiega Montali -. Sono stati 6 anni vissuti pericolomente. Ma è stata un’esperienza straordinaria. Abbiamo vinto non solo por la gara ma per un progetto di 12 anni per lo sviluppo del golf in Italia. È un progetto a cui il Governo ha contribuito con 60 milioni di euro. C’è ancora tanto lavoro da fare. La differenza tra fare una cosa bene ed essere vincente passa per i dettagli. Auguro al Ryder lasci un’eredità indelebile a tutti i livelli: dal miglioramento delle infrastrutture al progetto di golf nelle scuole”. Il campo è costruito per divertimento, iconico, leggendario e l’idea dell’italiano Ryder va ben oltre il punto ad essere una svolta.

MAGIA

Anche se il fascino di Ryder è unico, come conferma Rocca, ha detto di averne ventitré. “È la gara più importante – racconta Costantino -, anche perché se giocava ogni giocatore due anni, un traguardo che qualsiasi giocatore vuole raggiungere. Gli americani vogliono domineranno anche nel golf, ma ogni entrambi gli fa capire che non ci sono solo parrot”. Il Presidente Chimenti attende il prossimo per raggiungerlo sia Filippo Celli, 22enne azzurro appena passato professionista. “Scommetto su di lui, questo è fortissimo”. Fa anche parte della speranza che questo appuntamento sia davvero la svolta per il golf italiano, parte della sua eredità.



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