Dramma nel Motomondiale dove uno dei suoi giovani più talentuosi ha deciso di annunciare inaspettatamente e irrevocabilmente il proprio rito.
Per un pilota di un’auto e di una moto, il trasporto può essere molto lungo, ma anche molto breve. Non dipende solo dai risultati e dalla passione che gira una tariffa che è mestiere, vedi il caso di valentino rossima a volte sono anche gli infortuni a decidere continueranno o meno. Nella storia del motorsport è pieno di giovani di belle speranze costretti a dire addio, anche in età molto giovane, per colpa delle conseguenze di alcune cadute o incidenti. C’è però chi ha deciso di dire basta per sua scelta, perché non più in sintonia con il mondo que ormai frequente da tempo e non più in pace con se stesso e la sua coscienza. Parlamento di Gabriele RodriguezArgentino classe ’96, che a fine stagione ha abbandonato in maniera definitiva il Motomondiale.
Un talento che giovanissimo sembrava destinato a un grande futuro che non ha rispettato pieno le aspettative. E che ora, il cerchio della vita, sono stati costretti a dire basta con il mondo della strada e quel campionato Moto2 che stanno affrontando. Una portaerei nata nel 2010, quando ha debuttato nell’80a classe del Mediterranean Velocity Championshipper poi passare alla categoria 125. Nel 2012 è stato nella categoria Moto3 del campionato spagnolo di velocità, ha concluso al 2014, anno in cui ha debuttato nella classe Moto3 del Motomondiale, correndo al Gran Premi di Spagna, Catalogna, Repubblica Ceca, San Marino, Aragona e Comunità Valenciana come jolly e il Gran Premio di Germania in sostituzione dello sfortunato Nicola Aglio sulla Husqvarna del team Ajo Motorsport.
Nel 2015 la prima svolta, quando Rodrigo divenne pilota titolare nel squadra corse RBA, ma non ottiene punti. Nel 2016 un piccolo è passato in anticipo con 31 punti all’attivo e un settimo posto in Malesia come miglior risultato. E’ l’anno successivo in cui si toglie più soddisfazioni, ottenendo grazie alla pole position (Repubblica Ceca e Austria), oltre al quarto posto in Gran Bretagna e Austria. In 201, il podio in Catalogna seminato a breve tra i migliori, così tanto che manterranno la tappa al 7° posto con 116 punti. Non andrà meglio nei due anni successivi, gli ultimi in Moto3 prima del passaggio quest’anno in Moto2.
Rodrigo e la scelta di dire basta con la moto
Diversi gli infortuni in carrier per cadute, per fortuna non troppo gravi. Ma prima dell’ultimo a Le Mans che ha tenuto fuori dalle ultime corse semina per vedere il paragrafo in maniera decisa La sua decisione di attaccare il casco al ragazzo a soli 25 anni. L’annuncio di Rodrigo è arrivato a sorpresa sul suo stesso canale social. E il motivo principale è che, in coppia, “non vale la pena mettere la vita a rischio quando non sente più la passione degli esordi“.
È venuta la mia ora. ? (1/2) pic.twitter.com/K6stII3gC1
– Gabriel Rodrigo #2 (@gabrirodrigo2) 14 settembre 2022
Come capo del gruppo editoriale RBA, Gabriel ha realizzato tanti progetti per la sua testa e ha lasciato il suo capitolo d’infanzia in Moto2. E ai suoi tifosi ha spiegato bene il perché: “Tutto è iniziato in maniera più forte l’anno scorso quando little dopo aver firmato il mio contratto per uscire in Moto2 con un gravissimo incidente nel ripieno in cui ho visto la mia vita in pericolo e che, insieme a tutte le disgrazie che abbiamo recentemente vissuto come colleghi, mi ha fatto ripensare molto alla situazione, ne vale la pena perché continuerò a correre così tanti rischi ogni volta che saliva in moto”.

“Alla fine ho tanti progetti in mente, tante ambizioni, mi plaza la mia vita, mi plaza la mia famiglia, le persone che ho around me e non sono disposti a mettere tutto questo in pericolo Preferirei perderla ma continuerò a guidare una moto – ah si –. È il motivo più importante che ho preso per prendere questa decisione”.
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Per la confessione che ancora l’intimo più di Rodrigo sul suo ritiro: “Ne chat da tempo con il mio psicologo, mi ha aiutato molto a raggiungere questa maturità e poter decidere io questa cosa importante e all’inzio di quest’anno ho detto a Elia (sua moglie), il pilastro più importante che ho, che non continuerò a correre ancora per lotto, continuerò a provare la nuova avventura in Moto2 e la darò 100% ma che non sarei andato avanti molto a lungo, che l’ho visto poco finito e subito dopo ho avuto questa disgrazia alla spalla che quest’anno mi ha fatto corso gran parte delle gare in pessima forma”. Insomma una decisione matura con ponderazione e coraggio. E allora buona vita Rodrigo, te lo meriti!