Successo in volata per l’Olimpia: decisiva stoppata di Melli. Partono col piede giusto ache Venezia e Verona
Ha prigioniero oggi il via il campionato di serie A. Ecco com’è andata la prima giornata
MILANO-BRESCIA 78-77
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Milano part col piede giusto, ma che sofferenza. La parata di Nicolò Melli su Kenny Gabriel e l’errore di John Petrucelli hanno dato tre evano all’Olimpia una sconfitta all’esordio in campionato che dopo 30 minuti sembravano delinearsi.
Dopo i primi due quarti in pareggio, con 4 punti di vantaggio massimo per l’una e l’altra squadra, il Brescia domina il terzo parziale: con un 11-0 la partita si apre di mano. Dall’inizio dell’ultimo quarto, il diventa Melli e l’Olimpia comincia a trovare canestri pesanti. La rimonta è inesorabile: a 7′ dalla fine arriva il pareggio con l’11-0. Petrucelli segna la tripla da -3 a 15 secondi dal termine e Pangos segna un solo libero sui suoi 2. Decisivi la parata di Melli e l’errore finale di Petrucelli.
TORTONA-TRENTO 76-70
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Con una prova di enorme carattere, Tortona si scatena nell’ultimo quarto e monta un lontano da Trento tenuto sui 15 punti per buona parte della gara, vincendo 76-70 all’esordio stagionale. Decisa la rimonta, con tante palle da recuperare e una mano clamorosa sul tiro sul 3 di Filloy (4/8), con Christon nel ruolo di leader trascinatore.
Ma el primo tempo, por la squadra di Ramondino era notte fonda: tanti errori sotto canestro, pessima situazione ai rimbalzi, che per 3/4 di gara sono stati la meta di quelli conquistati dai tridentini. I bianconeri non avevano sfiorato la penetrazione in area e il pitturato è stato perfettamente presieduto da Molin, che ha fatto 4′ sono già a +5, poi due giochi da tre punti di Flaccadori e Grazjulis portano 15 il distanza dopo il primo quarto, 14 -25, sul suo cui pesa anche l’impatto negativo di Radosevic, che ha subito ben 4 punti in un minuto. Se chiude 14-25. Filloy prova a scuotere i suoi, Harper commette ingenuità enormi, al 17′ minuto ad alta spettacolarità con quattro triple di Severini, Lockett, Daum e Flaccadori. 29-44 lunga pausa e per Tortona è molto complicato. Nel terzo periodo Tortona proverà a scuotersi e tornare alla distanza per una cifra: ci riesce a meta quarto ma la tripla sulla direna di Forray rischia di fare passare ogni voglia, per il 53-66. Nell’ultimo periodo Christon è riuscito ad esplodere il palasport, per il -5 con 4′ da giocare. Filloy però è l’eroe della rimonta condotto tripla in 30” dal 70-70 a 2’23” dalla fine. E al 1 ‘esatto dalla fine, dopo azioni di ottima circolazione, Daum marca il sorpasso, rintuzzato da due liberi di Cain e altrettanti Christon per il +6 con cui Tortona vince la partita. (Stefano Brochetti)
Tortona 76 (Christon 18, Filloy e Daum 15); Trento 70 (Flaccadori 19, Grazjulis 17, Atkins 12)
VERONA-BRINDISI 100-97
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Sono passati 7463 giorni il 27 aprile 2002 quando lo Scaligera Basket è arrivato a Udine, ma devo aggiungere alla serie A per il fallimento. 20 anni dopo Verona festeggia il ritorno al campionato di massa battendo Brindisi al Supplementare 100-97 in una festa che ha regalato tanta emozione al pubblico del Palaolimpia, per iniziare il ritorno in casa del trofeo che era finito tutto fino al fallimento : la Coppa Italia nel ’91, la Supercoppa nel ’96, gli Allievi scudetti nel ’99. Per il Korac arrivato nel 1998 il club della famiglia Pedrollo ne ha acquistato un esemplare Fiba. Decide una tripla di Wayne Selden a 1 secondo dalla fine dei tempi supplementari per un comando a lungo termine da casa con un incontro di 9-2 lì e un controbreak veronese per 12-0. Tezenis avanti di 14 poco prima dell’intervallo, chiuso sul 51-39 con Karvel Anderson trascinatore: 15 punti a metà partita. Nella ripresa Brindisi alza le percentuali e abbassa quelle dei veneti e rientra con una serie di giocate di Marcquise Reed in un 12-0 parziale chiuso da una tripla di Riismaa per il sorpasso sul 67-65. Nell’ultimo quarto di Happy House se riparte bene sul 77-72, il Verona si unisce a Cappelletti e Selden, ma nel finale volata non capitalizza un antisportivo a 15” dalla sirena: Taylor Smith (peraltro vicino alla doppia doppia) manca due liberi, Anderson sbaglia l’ultimo tiro (89-89). Integrerò senza alcuna differenza la motivazione di Veronesi e il talento offensivo di Selden. (Ana Perlini)
Verona: Selden 25, Anderson 21, Cappelletti 17. Brindisi: Perkins 20, Etou 16, Redd 15 per i brindisini.
VENEZIA-SCAFATI 80-69
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Grande partita per l’Umana (80-69) con un superbo Willis (23 punti, 6 rimbalzi), Scafati che scivola ache a -20 (50-70), ma chiude a testa all’alta al ritorno in Serie A. Julyan Stone, pietra miliare della Reyer vincente delle ultime stagioni, acasatosi in estate a Scafati, applausi e ovazioni per il grande ex. Umana senza gli indisponibili Parks (sfortunati) e Moraschini (qualificati fino al 20 ottobre). Stone è scatenato in avvio (7 punti), Thompson accende i suoi Watt sotto canestro in ripresa, Scafati scappa via (12-18). Spissu, dopo il time-out, Granger affianca, Bramos se presenta con una tripla (15-18), Rossi manda il suo parquet il mestrino Rossato. Umana che pasticcia in attacco (21-25), quando Stone rifiata Scafati cala. Spissu ispira, chiude Bramos (27-27), poi il play sassarese riporta avanti Venezia (30-29), l’Umana allunga (37-29) con un break di 22-6. Rossi trova in Lamb e Rossato i terminali della risalita (37-32), Willis e Brooks ricacciano indietro la neopromossa (42-34). Metà partita con la Reyer avanti di 8 punti (45-37) con il canestro di Willis da metà campo. L’Umana riparte decisa (51-39), Willis è in un altro angolo del campo, Tessitori più concreti di Watt contro Thompson (55-41), Scafati prova a ripartire quando fa Stone (55-45). Sprazzi di qualità di Brooks, match che Reyer ha sotto controllo (58-47), Givova senza contromisure per l’ex Badalona, applausi scroscianti quando De Raffaele richiama rifiatare. Inerzia nelle mani della Reyer (67-50 alla terza sirena) con Scafati tenuta a 25 punti (a 46) nei due quarti centrali Umana che prova a “congelare” il rirmo, dopo la tripla di Granger (70-50), partita che se si ferma quando il tabellone segna il punteggio di 123-123 a 8’14” dalla fine, venendo azzerato. Rossato (14 punti) sedeva a casa da casa, Givova risalenti (70-62), perché Tessitori scatena, innescato da Spissu e Granger, l’Umana respira (76-62) e chiude senza soffrire (Michele Contessa).
Venezia: Willis 23, Tessitori 12, Freeman 10 Rossato 14, Thompson 14, Stone 11, Pinkins 11
TRIESTE-PESARO 74-100
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Due spallate, a cui nel primo tempo Trieste ha risposto grazie al talento di Frank Gaines, sul terzo Pesaro demolisce il suo avversario passando con un ampio e meritorio 100-74 sul parquet dell’Allianz Dome. Nonostante l’ascesa di Delfino e Charalampoulos, la formazione della Repesa ha dominato la gara, conducendo dal 3-0 iniziale firmato da Moretti e meritandosi un successo che, con sei uomini in due cifre, conferma il miglior inizio di rosa allestito in questo stagione. A Trieste non può bastare l’infortunio di Lever per giustificare il tracollo. Una sconfitta che deve far riflettere. Primo quarto di gara in cui, dopo una partenza equilibrata, Pesaro accende progressivamente i redini della gara. A causa del fallimento di Mazzola costringo Repesa a cambiare l’alchimia del suo quintetto in Kravic, con l’appoggio di Moretti e Tambone, firmato dal cugino allungo Marchigiano. Carpegna prima sull’11-17 con Abdur-Rahkman, poi sul 14-22 con Tambone prima del 18-27 con cui si chiudono i primi dieci minuti. Due canestri di Totè per il massimo vantaggio di Pesaro, sul 20-33 si sveglia Gaines que prende per mano Trieste e la riporta, a suon di canestri, nella partita. I 15 punti della guardia americana ricuciono lo strappo, la formazione di Legovich rientra sul 32-35 a metà del secondo quarto, rientra negli spogliatoi sul 44-47 sbagliando con Davis il triplo del possibile pareggio. Botta e risposta Moretti-Davis per il 52-55 di inizio terzo quarto. Pesaro riprende in mano il comando delle operazioni e trascinata da Abdur-Rahkman si trasforma in doppia cifra del vantaggio sul 54-65. E’ l’inizio della progressiva cavalcata che porta il Carpegna ad allungare progressivamente il suo vantaggio. Trieste proverà a rilanciarsi nel finale e sarà costretta ad alzare bandiera bianca con un passivo davvero pesante. (Lorenzo Gatto)
Trieste: Gaines 23, Davis, Bartley 12 Pesaro: Abdur-Rahkman 21, Kravic 20, Moretti 19
VARESE-SASSARI 87-81
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Con una doppia di Jaron Johnson (20 punti e 10 rimbalzi per 28 valutazioni) e una fluidità di gioco ad alto profilo, dove spiccano anche e 13 punti dalla coppia Ross-Brown e 10 da un Caruso in continua crescita, Varese batte una Sassari cui non è suffitata la prova efficace dei centri Onuake e Diop. Attualmente, la percentuale di tiro da casa ha permesso a Robinson di portare Sassari sul +7 (8-15 a 6′), ma l’innesco di Caruso e l’intensità di Johnson hanno battuto la squadra di coach Brase che, con i canestri di capitan Ferrero e di De Nicolao, sta per a parziale di 15-2 per chiudere il primo quarto sul +6 (23-17). La Dinamo si affida, allora, alla fisicità di Onuaku (7/9 e 15 punti el primo tempo) por guadagnare unovo margine utile (24-29 al 13′). Con la terza caduta del centro Owens, gli Openjobmetis ci provano in area e un Ross rinfrancato dopo gli errori iniziali rimette in questo attacco in casa (34-33 al 17′), che guadagna il massimo vantaggio in avvio di ripresa (+8 52 -44 a 24’10”). Non basta, ma l’intensità difensiva di questo nuovo Openjobmetis incontrava in difficoltà Dowe e compagni (privi dell’infortunato Gentile), che a metà terzo quarto scivolano a -14 (60-46 al 26’30”) e poi a -15 his tripla di Ferrero al 30′ (70-55). Con Onuaku fuori per 5 falli ha interpretato Bendzius e un grande Diop ricucire (81-77 a 37’22”). Un De Nicola lucidissimo, con tre giocate difensive di grande spessore, regala però il successo ai 4mila di Masnago. (Antonio Franzi)
Varese: Johnson 20, Ross 15, Brown 14 Sassari: Robinson 18, Onuake 17, Bendzius e Diop 13
NAPOLI-BOLOGNA 77-89
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A Segafredo dai due volti esce victoriosa dal PalaBarbuto dopo aver ribaltato con un 29-9 nell’ultimo quarto a partita che l’aveva sprofondare anche a -22 en el primo tempo Scariolo rilancia in quintet il rientante Hackett, Buscaglia ha in panchina l’ ultimo arrivo Agravanis. Equilibrio in avvio (5-5 dopo 2′), perché il Gevi era sul 15-1 in 3 minuti mandando tutta la squadra al secondo e al 5′ è 20-6 il Napoli. Ci si aspetta la reazione della Virtus, e invece i padroni de casa allungano ancora grazie all’ottimo impatto dalla di Howard e Agravanis e chiudono il primo quarto sul 33-13 con un clamoroso 13/17 dal campo. Il Bologna prova a rientrare prima sull’asse Mannion-Bako (37-20 al 13′) e con Belinelli e Topolino (44-30 al 15′), ma il Gevi trova sempre la risposta giusta, c’è uno scintillante Michineau in regale e al 29′ ha ancora 17 punti da gestire sul 57-40. Stavolta la reazione della Segafredo y più veemente, Topolino e Weems sono usciti in cattedra e con un 10-0 hanno realizzato un cavallo dell’intervallo lungo il Bologna rientrato in contatto. La rmonta ospite è lenta ma inesorabile, specula its difficile situazione falli dei lunghi napoletani e al 27′ riapre completamente la contessa sul 61-58 siglato da Weems. Michineau è tornato in cattedra ed è rientrato al Napoli, perché doveva triplicare Johnson in apertura del quarto periodo per restituire un vantaggio in due cifre (74-63) alla Gevi ma la partita è tutta da giocare. E infatti e Lundberg e Belinelli riportano ancora a contatto la Virtus che al 34′ è a -1, sul 74-73. Il Napoli trova un canestro dall’arco pesantissimo di Zerini ma Ojeleye risponde con un gioco da 3 punti e poi è Topolino, servito con continuità, a siglare il primo vantaggio Segafredo della serata (77-78) a 4’26 dalla fine. La Gevi accusa il colpo e crolla di schianto, la difesa bolognese non gli concede tregua e così in un attimo la Virtus scappa via (77-84 al 38′) con Lundberg protagonista. Se chiude sul 77-89. (Leonardo Balletto)
Napoli: Johnson 16, Michineau 14, Stewart e Williams 12
Bologna: Topolino 23, Weems 14, Ojeleye 13
2 ottobre 2022 (modificato il 3 ottobre 2022 | 00:07)
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