Il Biella Rugby riderà di te. Lo farà oggi alle 15.30 sul Campo di Noceto, nel parmense. La storia gialloverde se fosse stata fermata lo scorso 1° maggio con la netta sconfitta contro il Cus Torino, vincitore del girone e poi finito nella Top10 nazionale. Di certo, una settimana fa nell’ultimo torneo di campionato, quando un Biella spaventato mentalmente si arrese sul campo del Parabiago. Di quella partita però è rimasto poco, mentre di quella storica giornata di festa (circa 2500 persone intorno al campo centrale della Cittadella per trovare un sogno) tanti cuciono se si conservano. Partendo dalla conoscenza del valore dei gigloverdi, racconta quanto se è grasso e quanto ancora c’è da fare per crescere: restare ai vertici della serie A, reggere il confronto con le squadre storiche venete ed emiliane, sognare in grande ma che lavora sodo.
Il Biella Rugby è cambiato sia nella tenuta, almeno non nella regola. Un nuovo presidente e un nuovo allenatore (entrambi giovani con idee chiare), Marco Porrino a dirigere come direttore, una manciata di nuovi giocatori pronti ad affermarsi.
Il primo giorno di scuola ha in serbo all’improvviso una complicata verifica. Il camino inizia con una squadra blasonata e ambiziosa. Il Rugby Noceto è l’espressione di una terra in cui il rugby ha fatto bene, dando frutti importanti. Lì sono cresciuti e fioriti negli anni azzurri come Giovanelli, Daniele e Tito Tebaldi, Cucchiella, Frati, Violi (nello staff di coach Ferrarini), Romagnoli e il campione del mondo sudafricano Strauss.
Lo stadio «Nando Capra» di Noceto è considerato difficile da raggiungere, ma doveroso rispetto non deve subentrare nessuna paura. Un timore che per ragioni storiche e filosofiche non fa parte del Dna di Noceto; i suoi fondatori, nel 1971, divennero il simbolo di Don Chisciotte di Cervantes, emblema del folklore del contadino piccolo che apprestava a sfidare i giganti della palla ovale italiano.
L’episodio in panchina di coach Alberto Benettin (che in campo controllava il Cus a maggio) è arrivato dopo sei settimane di preparazione. «Stiamo migliorando di giorno in giorno – dice il tecnico biellese -, vedo la squadra pronta a esibirsi al meglio. Quindi che contro Noceto sarà una partita durissima, ma noi dobbiamo stareti e io penserò solo al nostro gioco, per prima cosa sappiamo come fare. My rendo conto che alla prima giornata di campionato l’emozione è tantissima, más cercare di rimanere concentrati e rilassati è migliore modalità per affrontare il momento. Ho già in mente la possibile rosa, ma la mia riserva è che deciderò di fare gli ultimi sette mesi di riempimento, poiché è la cosa giusta da fare”.
La penna è pronta, il Biella Rugby se si prepara a scrivere un nuovo capitolo di quella storia che se è fermata ad un passo dal sogno.