Basket/ Serie A: Milano ok, battuta Scafati. Anche la Virtus governa Trieste


Nel campo del Napoli, faticano campioni in avvio poi allungano facilmente a cavallo dei primi due quarti. Rientra Shields dopo il ko in precampionato. Tortona passa a Reggio

Seconda giornata di Serie A aperta ieri dagli anticipi vinti da Brescia e Pesaro rispettosamente Varese e Venezia.

Scafati-Milano 66-75

Neutral di Napoli dove Scafati deve giocare in esilio in attesa dell’omologazione del suo PalaMangano ancora in dubbio, Milano si preda la victoria che voleva tra alti e bassi nel punteggio.

I campioni hanno controllato la partita dal 5′ del primo quarto dopo un inizio negativo che vede la matricola scattare sul 13-2 coi voli di Pinkins cavalcando un 6-0 inizialle che costringe l’allenatore Messina in un time out in emergenza. Poi l’Olimpia, senza Hines, Datome, Mitrou-Long e Baldasso, alza il muro difensivo e mette in ritmo tutto da solo Melli che segna al 100% sul tiro per l’intervallo di 31-12 che vale +8 milanesi a 10 ‘. Nel secondo quarto è stato il momento decisivo con la speranza di giocare +21 dentro il coro se mi fossi sentito come Shields, all’esordio in una partita ufficiale per l’improvvisa disgrazia nel precampionato. In avvio di ripresa Scafati dimostra una reazione che la spinge sul -9 ma ancora un ritorno a Melli in sinergia con Davies rimette in quota sicurezza Milano nell’ultimo quarto se solo gli interessa gestire il vantaggio tornato in doppia cifra.
Scafaty: Agnello 16, Henry 15, Pinkins 12. Milano: Davies 16, Melli 13, Pangos 9

Reggio Emilia Tortona 59-63

(Francesco Pioppi) Tortona rovina la festa a Reggio Emilia che rientrava al PalaBigi dopo quasi tre anni di assenza, necessari per completare il complicato restyling. La squadra di coach Ramondino esegue il blitz esterno e ottiene il secondo successo consecutivo grazie al gioco di Christon (17 punti e 25 di valore) e alla solidità di Caino (11 punti e rimbalzi) autore del canestro della staffa. Alla squadra di Menetti, meglio anche grazie ad un efficiente area 2-3, non è bastata al ritorno di Olisevicius (15 punti) e ha pagato la sfortuna a Vitali, fuori dal secondo tempo per un problema alla sinistra caviglia. Menetti sceglie il quintetto composto da Cinciarini, Robertson, Anim, Reuvers e Hopkins mentre Ramondino risponde con Christon, Harper, Macura, Daum e Cain. L’inizio di Tortona, guidato dallo zingarate di Christon, è faticoso e accende subito l’entusiasmo dei padroni di casa che se ne sono arrivati ​​dopo le 15 in prima sala. Il ritorno del lituano cecchino Olisevicius, malato in area il 21 marzo, si è unito alla squadra di Menetti che ha strappato la partita (30-37 a 20′) ma ha dovuto cavarsela e proseguire con la disgrazia alla caviglia sinistra di Vitali. Con la tripla e stoppate di Reuvers e l’energia di Diouf, Unahotels resta sempre in scia (49-53 al 30′) e grazie ad un canestro di Reuvers (59-57 al 35′) trova il primo vantaggio della gara. Cain però segna da sotto e porta Tortona al +2 a 40” dalla sirena, perché Reggio fallisce la tripla con Hopkins e Christon la chiude dalla lunetta.
Reggio Emilia: Olisevicius 15, Hopkins 11, Diouf 8. Tortona: Christon 17, Macura 13, Caino 11.

Trento-Treviso 66-57

(Andrea Orsolin) Sospinta dal tifo della Blm Group Arena Trento ha vinto la prima partita stagionale. Un gioco condotto dall’inizio alla fin, senza mai che Treviso (ancora a quota 0 punti) riuscisse ad impensierirla. L’associazione Flaccadori-Atkins lavora alla fine dell’anno precedente e aderisce alla Dolomiti Energia di Acquisitire presto il primo vantaggio (12-7) dopo l’iniziale Canestro de Jantunen. Con il tocco da sotto di Udom l’Aquila chiude il primo quarto avanti (17-15) e grazie all’aggressività sui portatori di palla avversari (bravo nel primo tempo l’ di Conti) può allungare (33-26 all’ intervallo). Treviso è imprecisa: sotto canestro Trento fa buona guardia e con i tiri da lontano la palla non entra. Quando esce il vantaggio a 9 punti (42-33) esce in cattedra Sokolowski (il migliore dei trevisani) che con il dovuto triplo consenso ai veneti di tornare ad a solo owno di distanza (44-41). Nell’ultimo quarto se vinco con Trento ancora avanti (47-43) il Nutribullet non rischia di tornare al contatto. Il +11 triplo a due minuti e mezzo dalla fine di Crawford ha incontrato la parola fine ad un match mai vermente in Discussione.

Trento: Flaccadori 17, Atkins, Crawford e Locket 11. Treviso: Sokolowski 16, Jantunen 11, Banks e Sorokas 7

Dinamo Sassari-Verona 101-79

(Nicola Cascione) Sassari ritrova subito il sorriso: al PalaSerradimigni Verona alza bandiera bianca durante la lunga pausa, quando Onuaku è protagonista nella pausa che dirige la festa a favore degli avventori di casa. Prima parte di gara a favore di Sassari, che coglie in Gentile una risata importante per ritrovare ritmo in attacco ai biancoblu; Dopo un primo quarto in cui diversi contatti tolgono fluidità di gioco ad entrambe le squadre, con Verona comunque brava a rimbalzo e capace di colpire in area, la festa cambia forma. Sassari alza il ritmo e allunga grazie a tutte percentuali dalla longa e al lavoro di Onuaku, tanto per il +13, Verona patito per la terza caduta di Selden, può contenere e danni, 53-44 al 20′. Dopo la lunga pausa, la reazione ospite passa dal mani di Holman che sigla il break di -5, ma non basta svoltare definitivamente l’inerzia, Sassari infatti strappa prepotentemente in mano il ritmo gara grazie ad Onuaku. Il centro della squadra di Bucchi è un fattore suo entrembi i lati del campo, domina il rimbalzo, built per i compagni ed è una garanzia nel pitturato, dove built il +21 di vantaggio per Sassari, che di fatto chiude la gara con un quarto ho dato anticipo L’ultima frase serve solo a definire il punto finale, in cui il Verona prova a ridurre il passivo con Selden sugli scudi, ma senza riuscire a contrast a Sassari concentrata ma agli ultimi istanti di gara. 101 – 79 a 40′.

Sassari: Onuaku 24, Bendzius 15, Jones 13.Verona: Selden 15, Udom 11, Smith 10

Brindisi-Napoli 77-70

(Giuseppe Mazzone) Brindisi se si aggiudica il derby del Sud battendo Napoli (ancora Howard) dominando nel primo tempo ma soffrendo malamente nella seconda multa quando, Reed, spettatore senza pagamento ma al 30′ ha deciso di uscire in classe assestando la zampata finale la sua partita. I brindisini (che devono fare a meno di Dixson) parteno graffiando in difesa con Perkins vincitore sotto canestro del duello con Williams. Il primo tentativo di allungo per i padroni di casa arriva al 7′ (20-10), dopo contropiede de Bowman, protagonista insieme Burnell e Mezzanotte del buon avvio dei pugliesi.

La Gevi fatica a trovare ritmo in attacco: Zerini (ex di giornata) è l’unico a Spersi in quanta energia e punta a fare riferimento alla firma del numero in doppia cifra nel primo quarto. A fare la differenza è il volume difensivo della Casa Felice: al 16′ il vantaggio di Brindisi sfiora il +16 (41-25) con un canestro di Burnell assistito da Perkins in versione trequartista. Buscaglia cerca ad arginare l’onda pugliese, alternando difese, ma senza successo. Dopo il lungo intervallo Brindisi continua a suonare lo estesso spartito (23′, 48-32) prima a segnare il parziale di 8-0 del Napoli, risorta con quattro canestri consecutivi di Johnson (48-40). La formazione brindisina riprende macinare gioco per poi andare ancora in una pausa prolungata: 5 punti di Agravanis e la tripla di Michineau segnano un altro parziale di 8-0 (28′, 54-50), tamponato su tiro dell’arco di Mezzanotte. La Gevi sottrae il suo pesce: tre tiri liberi di Stewart valgono il -1 (31′, 59-58). Brindisi è in pausa prolungata. Il gioco 2+1 di Uglietti meritatamente gli ospiti in vantaggio (32′, 59-61) per la prima volta nella partita. Nel caos offensivo più totale è Reed a dare un segnale della sua presenza, fino a quel momento impalpabile. Gli otto punti consecutivi sono a salvagente per la Happy Casa (36′, 68-61), che torna a condurre con l’inerzia della gara nelle sue mani. Mascolo e Bowman dilatano la partita sul 13-0 (37′, 72-61) ipotecando la prima vittoria stagionale.

Pane abbrustolito: Perkins 15, Burnell 13, Ancia 10. Napoli: Johnson 16, Zerini, Williams 10.

Bologna-Trieste 85-80

(Luca Aquino) La Virtus fa il compitino e supera Trieste faticando infundo, ma trovando dai veterani nel quarto periodo le giocate vincenti. Erano 10 punti da Belinelli nell’ultima frazione per girare una piccola parte che è stata pericolosamente ribaltata dal suo versatile ospite grazie a 14 punti in 4 minuti da Frank Gaines (9 perse bene all’epoca) a cavallo fra terzo e quarto per il + 5 esterno (65-70). Il capitano bianconero ribalta la frittata, con la partecipazione di Hackett e Topolino che assestano poi i colpi dell’allungo definitivo, alimenta anche un’affermazione finalmente convincente che Trieste ha un due solo canestri su azione negli ultimi otto minuti e mezzo.

Gli ospiti hanno vissuto sulla fiammate dei tre esterni americani, tutti sopra i 20 punti: Bartley con 13 punti nel primo quarto, Davis con 17 nel secondo, e Gaines con la scarica nel terzo e quarto periodo. La Segafredo, con un Mannion scatenato da 16 punti el primo tempo sfruttando lo spazio per il turno di riposo concesso Pajola e Lundberg, aveva dimostrato un primo alungo sul 36-24 ma senza il necessario proseguimento. Con l’accelerazione di Cordinier e Bolognesi è salito a +13 nel terzo periodo (59-46) con un peccato di concentrazione e permettendo a Gaines di entrare se non ha sudato bene in sottofondo, aggrappandosi alla classe di Belinelli.

Bologna: Mannion 18, Belinelli 13, Cordinier 12. Trieste: Davis e Bartley 22, Gaines 20.



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